Va rimborsata l’ iva pagata sulle accise
Negli ultimi tempi sono state numerose le segnalazioni ricevute da parte di nostri utenti/consumatori relative all’ iva sulle bollette di gas ed elettricità. In particolar modo nelle bollette di energia elettrica e del gas viene inserito un costo relativo all’Imposta sul Valore Aggiunto anche sulle accise.
Si fa presente che l’’Iva sulla bolletta di gas ed elettricità non va calcolata anche sulle accise come avviene attualmente: infatti quanto pagato in più dai consumatori va restituito.
A stabilirlo è il Giudice di Pace di Venezia: lo stesso ha ingiunto ad Enel di rimborsare poco più di 100 euro all’utente che aveva fatto ricorso.
Il caso che ha portato alla condanna dell’Enel per doppia tassazione è stato sollevato da un consumatore veneto che ha fatto ricorso contro Enel per contestare la famigerata “tassa sulla tassa”, ossia la quota di Iva sulla bolletta di gas ed elettricità calcolata anche sulle accise.
In particolare, il Giudice di Pace di Venezia ha stabilito, con un decreto ingiuntivo, che l’odiosa doppia imposta è illegittima e quanto versato in più va restituito. Così Enel dovrà rimborsare al cliente 103,78 euro, più interessi e spese legali.
In tale decreto il magistrato richiama il principio stabilito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite nella sentenza n.3671/97, secondo il quale, salvo deroga esplicita, un’imposta non costituisce mai base imponibile per un’altra.
Il decreto ingiuntivo è passato in giudicato visto che Enel non aveva proposto opposizione.
Da questa decisione è partito un meccanismo che potrebbe facilmente portare a numerosi ricorsi tutelando ancora una volta il consumatore.
Per quando riguarda gli utenti commerciali, questi ultimi dato che possono scaricare l’Iva pagata, non hanno interesse a ricorrere.
Il caso è diverso per gli utenti domestici; infatti se tutti i gli utenti domestici italiani ricorressero e fosse loro garantito un rimborso paragonabile a quello che Enel deve pagare all’utente veneziano, per l’erario sarebbe un danno da oltre 2 miliardi di euro.
Pertanto, il rimborso richiesto potrebbe non essere particolarmente elevato, perché ad esempio una stima di Federconsumatori ha valutato che ogni famiglia consuma una media di 1.400 metri cubi di gas, se l’Iva non venisse applicata su tali imposte, si avrebbe un minor esborso tra i 50 e i 75 euro annui.
D’altro canto affinché ciò accada gli utenti dovrebbero imbarcarsi in un ricorso per avere cifre relativamente basse, mentre per quanto riguarda la possibilità di grossi rimborsi complessivi crescerebbe se i consumatori potessero fare ricorso alla class action.
La class action (o, più propriamente, “azione di classe”) è un particolare procedimento previsto dal Codice del Consumo. Quando un consumatore o utente ha già avviato una causa di risarcimento danni contro un terzo (ad esempio, contro il produttore di un bene difettoso, contro un’azienda che fornisce un certo servizio, ecc.), il meccanismo della class action consente a più consumatori o utenti, che si trovano in una situazione identica o similare a quella di tale persona, di aderire all’azione legale già iniziata, anche mediante l’appoggio fornito dalle associazioni dei consumatori. Lo scopo principale della class action è di suddividere il “peso” della causa fra i vari consumatori interessati, secondo il principio “l’unione fa la forza”.
Questo tipo di azione legale è utilizzata per tutelare in via aggregata i diritti vantati da più consumatori (o da più utenti) nei confronti di un medesimo soggetto.
In sintesi: i diritti di ciascun consumatore sono diritti individuali, ma il procedimento giudiziale è collettivo. Lo scopo è evidentemente quello di consentire sia una ripartizione dei costi legali, sia di acquisire una maggiore forza sul piano probatorio e processuale in genere.
Il presupposto della class action è dato dall’omogeneità delle posizioni dei singoli soggetti coinvolti, in modo che tali posizioni possano trovare – tramite la decisione del Giudice – una soluzione uniforme.
L’avv. Michele Ferrara, presidente dell’Associazione SOS Utenti Consumatori, consiglia a tutti i consumatori di verificare e controllare scrupolosamente le bollette di gas ed elettricità emesse dalla propria compagnia e, nel caso, dovessero sorgere dei dubbi è possibile rivolgersi alla nostra associazione dove i vari consulenti potranno fornire tutte le informazioni riguardo le varie problematiche in via gratuita.
Ci teniamo a sottolineare che il servizio è e rimarrà sempre gratuito, in quanto lo scopo ultimo della nostra associazione è proprio garantire tutela a tutti i consumatori e far valere sempre i loro diritti!
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