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Croce e delizia dei viaggiatori più impavidi ed intraprendenti, il jet lag, detto anche sindrome del fuso orario, è quella cosa per cui, quando lo ammetti, le persone intorno ti guardano con una certa ammirazione perché non è da tutti provarlo: devi esserti spinto davvero molto lontano per aver subito un disorientamento simile e aver quindi compreso sulla tua pelle il vero sapore del jet lag.
Che poi, per farselo passare, ognuno ha i suoi rimedi: c’è chi è abituato, chi comunque soffre d’insonnia e quindi “non lo sente”, chi proprio “non lo sopporta”, chi non si riprenderà mai, chi conosce dei trucchi segreti… e tu di che jet lag sei?
In questo articolo approfondiremo l’argomento jet lag, esplorandone le cause, i sintomi e i rimedi. Scopriremo anche come prevenirlo. Sì perché, per quanto tu possa essere resistente, un minimo di accortezza devi averla sempre. Quindi su, non diremo a nessuno che hai letto i rimedi in questo post, sappiamo bene che “chi bello vuole apparire un poco deve soffrire”, come dice un vecchio detto, ma un piccolo aiuto non guasta mai. E allora dai, buttati nella lettura: cosa c’è di più affascinante di un jet lag? Chi lo attraversa in modo molto ma molto figo, ovvio!
Cosa significa jet lag
Senza voler usare forzatamente una metafora, si può tranquillamente affermare che viaggiare fino in capo al mondo significa superare i propri limiti e confini, spazio-temporali inclusi. Quest’ultima condizione, per quanto affascinante, può avvenire non senza una sorta di fastidio dal nome ben preciso: jet lag.
Il nome jet lag di per sé evoca atmosfere esotiche, immagini futuristiche e d’oltreoceano, poiché non potrai mai “beccartelo” rimanendo a casa ma solo come conseguenza a tutti quegli spostamenti che si fanno per arrivare fino all’altro capo del mondo.
Il termine jet lag è inglese, comp. di jet per “aereo a reazione” e lag “ritardo, sfasamento” ed indica il malessere psicofisico sopraggiunto dopo un viaggio aereo abbastanza lungo, di minimo 8/10 ore in cui si è costretti letteralmente ad attraversare 2/3 fusi orari, alterando di conseguenza i ritmi biologici ai quali siamo abituati. Ciò provoca uno stato psico-fisico di sofferenza che si traduce in insonnia o eccessiva sonnolenza, irritabilità, nervosismo, euforia eccessiva o depressione, irregolarità intestinale e perdita dell’appetito, scarso livello di concentrazione. Detta così sembra una cosa abbastanza inquietante, tuttavia è inutile indorare la pillola perché effettivamente lo è! Niente di grave o irreversibile, certamente, ma alquanto fastidioso soprattutto per i soggetti più sensibili o abituati ad avere orari rigidi e precisi.
Chiamato anche disincronosi circadiana o disritmia, il jet lag è conseguenza dell’aver subito una variazione del nostro orologio biologico (della durata di 24 ore) in termini di sonno e di veglia, quindi delle reazioni corporee legate al buio e alla luce, alle abitudini alimentari e psico-motorie, in sostanza al ciclo vitale sul quale il nostro corpo è regolato in maniera del tutto naturale indipendentemente dal nostro esserne coscienti.
Cause della sindrome da fuso orario
Le cause della sindrome del fuso orario sono facilmente intuibili in quanto sono legate al rompersi delle abitudini quotidiane: viaggiare fino all’altro lato del mondo attraversando 2 o 3 meridiani, altera il cosiddetto ritmo circadiano, ovvero la sincronizzazione del nostro bioritmo con la luce del giorno o il buio della notte, fondamentale per far funzionare l’orologio biologico di ciascuno di noi in maniera corretta, cioè assicurando una distribuzione ottimale delle energie.
Il nostro organismo è un “macchinario” praticamente perfetto, nulla è lasciato al caso: durante le ore del giorno, soprattutto di prima mattina, i livelli di cortisolo, l'”ormone dello stress”, salgono, attivando in maniera perentoria tutte le funzioni dell’organismo. Di notte e col buio, invece, sale la melatonina, l’ormone che stabilisce il ciclo sonno veglia e che concilia il riposo notturno. A causa del jet lag questi ritmi vengono alterati perché si attraversano un certo numero di fusi orari.
Anche la direzione del volo è causa scatenante della sindrome da fuso orario, potresti addirittura avvertire una sintomatica più incidente se sei costretto a viaggiare verso est (ovvero in Giappone, Cina, Thailandia…) perché “perdi” ore di sonno, in quanto il sole sorge prima rispetto al paese dove si vive.
Tra le cause che svolgono una maggiore o minore incidenza sul fenomeno della sindrome del fuso orario si trovano proprio alcuni degli elementi tipici del viaggio in aereo, ovvero:
- le lunghe soste seduti (ore ed ore per l’esattezza) in cui l’unica cosa da fare è aspettare di atterrare, perché i posti a sedere per quanto comodi dopo 12 ore di fila diventano scomodi!
- il rumore del velivolo o dei passeggeri a bordo, che ti svegliano di sobbalzo nel momento stesso in cui hai preso sonno;
- le temperature troppo calde o troppo fredde che cambiano senza motivo apparente;
- l’assunzione di caffè, alcool e zuccheri assunti in quantità smodate per superare i momenti di noia e che provocano disturbi gastrointestinali non indifferenti se la privacy non è proprio ottimale.
Quelli appena descritti sono tutti elementi che possono costituire un fattore scatenante o incidente del jet lag e che contribuiscono ad aumentare quel senso di spossatezza tipico una volta scesi dall’aereo.
Anche l’aria viziata delle cabine è causa della sindrome da fuso orario, i cui effetti possono essere più o meno prolungati a seconda della reazione personale di ciascuno.
Per dirla in altri termini il jet lag, è quella cosa che, se hai molta sfiga, impieghi tutto tempo del tuo soggiorno per smaltire ma inutilmente, perché poi ti aspetta il viaggio di ritorno da affrontare!
Sintomi del jet lag
Scientificamente parlando, il jet lag fa riferimento ad una condizione fisica particolare legata alla variazione del fuso orario che si manifesta attraverso una serie di sintomi temporanei ben definiti:
- senso di spossatezza
- eccessiva sonnolenza
- affaticamento muscolare
- incapacità di prendere sonno
- dolore alla testa
- irrequietezza
- apatia
- nervosismo
- assenza parziale o totale di appetito
- crampi allo stomaco
- irregolarità intestinale
I sintomi si manifestano nell’arco delle 12 ore dopo l’atterraggio. L’elenco non è esaustivo e puoi notare che ci sono sintomi in netto contrasto tra loro, ad esempio insonnia/sonnolenza, questo perché variano da soggetto in soggetto e sono influenzati, come già detto, anche dalla direzione di destinazione.
Se mai ti capiterà l’occasione di dover spiegare a qualcuno come mai i sintomi del jet lag variano da persona a persona, prova con questa esposizione: i sintomi del jet lag sono legati essenzialmente alla produzione di melatonina, ormone che concilia il sonno e regola i ritmi di sonno/veglia, la cui produzione viene inibita a causa dell’assenza o della quantità eccessiva di luce solare nel caso specifico del viaggio in aereo. Ma, comunemente, a causa del lavoro, degli stili di vita e della predisposizione naturale, possiamo essere naturalmente più mattinieri o più nottambuli, per questo anche i sintomi del jet lag possono variare e manifestarsi in modo differente. Chiaro, no?
Adeguarsi al nuovo fuso orario, va da sé, varia da persona a persona, quel che è certo è che anche gli orari di partenza e di arrivo ne influenzano notevolmente l’adattamento. Esistono tuttavia degli accorgimenti specifici da poter mettere in pratica prima, durante e dopo il volo aereo, sono piccoli stratagemmi da sperimentare per evitare di correre rischi per poterti godere al meglio la vacanza.
Come prevenire il jet lag
Attraversare il globo terrestre implica davvero una buona dose di coraggio ed un’altrettanto buona dose di pazienza. Fortuna che c’è sempre qualcuno che ne sa una più del diavolo. Ringraziamolo, è a lui che dobbiamo la lista seguente che raccoglie i metodi più efficaci per prevenire il jet lag:
- Previeni il jet lag prima del volo. Inizia a regolare gli orari sonno/veglia qualche giorno prima della partenza (circa 3/4 giorni prima) basandoti sulla destinazione. Se devi andare a Est, preparati andando a dormire un paio d’ore prima; se devi andare ad Ovest preparati andando a dormire un paio d’ore dopo.
- Prima di partire concediti solo un pasto leggero. Alcuni studi sulla prevenzione del jet lag consigliano addirittura un digiuno di 24 ore prima di mettersi in viaggio, in tal modo (dicono) si ridurrebbe nettamente la durata degli effetti della sindrome da fuso orario. Se ti va di sperimentare questa cosa poi facci sapere!
- Previeni il jet lag durante il volo. Parti con addosso abiti comodi, che non stringono e non ti facciano sentire a disagio. L’ideale sarebbe una tuta, o dei pantaloni morbidi. Sconsigliati i jeans ( troppo stretti ed inadatti ad ore ed ore nella stessa posizione), le camicie (rischieresti solo di stropicciarle) e presta attenzione alle scarpe, evita tacchi e scarpe eleganti in genere.
- Occhio a quello che bevi, evita l’alcool e scegli l’ acqua, anche quando non hai sete: l’aria all’interno del velivolo è comunque viziata. Bevendo molta acqua eviterai di disidradarti e ridurrai eventuali mal di testa.
- Evita di assumere troppi zuccheri e mangia barrette energetiche, quelle pensate apposta per gli sportivi. Ti daranno energia senza controindicazioni.
- Non rimanere sempre seduto, alzati ogni tanto e fai stretching!
- Evita di assumere sonniferi, anche se allettanti. Usa piuttosto integratori a base di melanina per regolare le ore di sonno e veglia. L’assunzione di sonniferi potrebbe aumentare gli effetti negativi del jet lag, poiché sono difficili da smaltire e “caricheresti” il tuo corpo di troppi compiti.
Bada bene: non esiste un modo per prevenire totalmente il jet lag, proprio perché gli effetti variano da persona a persona, ma seguendo gli accorgimenti riportati potrai attenuarne i sintomi e la durata. E se proprio non bastasse, continua a leggere!
Come combattere il jet lag
Sempre grazie al tizio che ne sa una più del diavolo, ecco una serie di “precetti” da tenere in considerazione per combattere il jet lag una volta arrivato a destinazione:
- Fai i conti con il tuo carattere e la tua determinazione: anche un volo aereo può trasformarsi in un viaggio interiore alla scoperta del proprio vero io, mettiti alla prova! Se ad esempio sai che quando arriverai nella tua destinazione prescelta sarà mattina, sforzati di dormire in aereo in modo da poter affrontare la giornata almeno fino al riposino pomeridiano del dopo pasto (che non dovrà superare un’ora!). Se, viceversa, una volta arrivati sarà già notte, per quanto faticoso costringiti a dormire almeno cinque ore, non prendere assolutamente caffè ed il giorno dopo alzati presto, goditi pienamente la giornata e non andare a dormire prima delle 8 di sera!
- Rispetta gli orari di destinazione per mangiare. Anche se hai una super fame concediti solo uno spuntino, come un frutto, un succo di frutta o un pacchetto di crackers, per poi mangiare agli orari stabiliti. Prima di combattere il jet lag devi combattere te stesso!
- Dimentica il vecchio orario e sintonizzati immediatamente sul nuovo, non stare lì a pensare a cosa avresti fatto se, a che ora è lì, a quanto sei stanco, a quanto vorresti dormire/stare sveglio, mangiare/non mangiare e a quanto odi il jet lag. Sei dall’altro lato del mondo, goditelo!
- Quando sei sveglio stai alla luce del sole, visita la città, stai in movimento, dedicati alle attività che hai programmato di compiere, nonostante la stanchezza che provi. Tuttavia non prendere impegni importanti il giorno stesso d’arrivo o il giorno dopo l’arrivo, datti il tempo per riprenderti!
- Se ritieni sia il caso, continua ad assumere integratori di melanina prescritti dal medico o dal farmacista di fiducia.
- Sii indulgente con te stesso! Non pretendere di essere scattante già subito dopo una dormita, anche i fighi devono abituarsi al cambiamento. Si dice che il cervello impiega 21 giorni per assimilare una nuova abitudine, vuoi concedertene almeno due senza perdere la pazienza?!
Conclusioni su come superare il jet lag
Superare il jet lag è come superare una delusione d’amore, se ne esce sbattuti e con le ossa rotte. Il malessere offusca la patina di figaggine che sei abituato a cogliere mentre ti guardi allo specchio, il mondo appare grigio e anche se sei in un luogo bellissimo, non te ne accorgi.
Ricorda però che ogni sofferenza è temporanea, quindi stringi i denti e non darti per vinto. Godi del sole, disciplina i tuoi orari, costringiti a seguire i consigli di chi ci è passato, e vedrai che in pochissimo tempo passerà tutto e tornerai come nuovo, in splendida forma, ringiovanito! E poi, diciamolo, se soffrire per il jet lag è come soffrire per amore, per quanto penoso, senza di esso non si può dire di aver pienamente vissuto!
Ci teniamo a sottolineare che il servizio è e rimarrà sempre gratuito, in quanto lo scopo ultimo della nostra associazione è proprio garantire tutela a tutti i viaggiatori e far valere sempre i loro diritti!
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