Canone rai in bolletta da luglio, in arrivo il decreto
Manca poco, ormai, alla pubblicazione del decreto attuativo che disciplina il canone Rai in bolletta. Diverse testate giornalistiche hanno di recente rilevato i dettagli della bozza a cui il Ministero dello Sviluppo economico sta lavorando di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’intervento normativo in questione è molto atteso perché metterà finalmente la parola fine a molte incertezze e risolverà alcuni casi pratici controversi.
La voltura, ad esempio. Il caso più frequente riguarda le circostanze in cui l’intestatario della bolletta elettrica e quello dell’abbonamento tv non coincidano. In proposito il decreto stabilisce che l’Agenzia delle Entrate (Ufficio di Torino) farà una “voltura automatica”: in tal modo, il soggetto che paga la bolletta elettrica diventerà anche il titolare dell’abbonamento televisivo.
Un altro problema a cui il decreto dovrebbe fornire soluzione riguarda la prima bolletta. Nella bolletta elettrica di luglio sarà presente, infatti, l’importo di 60 euro corrispondente alle prime sei rate di canone, tuttavia non è ancora chiaro quante rate deve pagare chi attiva un’utenza dopo il mese di luglio. Ci auguriamo che in questa particolare ipotesi il decreto faccia chiarezza optando per una soluzione equa per il contribuente.
Per quanto riguarda coloro che pagano con bollettino postale, sulla somma pagata esclusivamente per il consumo elettrico, la Rai non potrà reclamare nulla e potrà soltanto sollecitare gli inadempienti a versare l’importo relativo al canone Rai, servendosi dell’Agenzia delle entrate. Ma niente paura, in ogni caso di mancato pagamento dell’abbonamento TV, non ci sarà il distacco della luce e in caso di pagamento parziale della bolletta, la priorità andrà al saldo della quota per l’energia elettrica.
E cosa succede se non siamo possessori di alcun apparecchio televisivo, ma ci dimentichiamo di comunicarlo all’Agenzia delle entrate? In questa ipotesi i problemi si presentano in particolare per chi paga la bolletta della luce tramite addebito su conto corrente. Il canone, infatti, verrà comunque riscosso ed occorrerà chiedere il rimborso di quanto addebitato. Per fare la richiesta di rimborso si avrà tempo fino al mese di giugno dell’anno successivo ai pagamenti.
Ma su questo particolare punto, le associazioni di consumatori sono già sul piede di guerra in quanto le tempistiche per ottenere il rimborso da parte della società elettrica sono alquanto dilatate. L’accredito di quanto spettante, infatti, verrebbe effettuato entro sei mesi dalla richiesta, laddove sarebbe, invece, più congruo che l’importo ingiustamente riscosso dalla società elettrica venisse accreditato già nella prima bolletta utile seguente alla richiesta.
Relativamente alle esenzioni, le disposizioni del decreto sembrerebbero confermare le esenzioni previste per i contribuenti over 75 anni con reddito inferiore agli 8mila euro lordi.
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