Sono dovuti i costi di quota fissa dell’acqua anche se i consumi sono pari a zero
Anche se l’appartamento in condominio non è affittato, il proprietario deve pagare normalmente la bolletta dell’acqua. Infatti numerosi sono proprietari di appartamenti vuoti e senza inquilini che si vedono addebitare in fattura costi relativi al consumo di acqua anche se i consumi risultano pari a zero
Ebbene è corretto che chi non utilizza l’acqua non debba pagare nulla a fronte di un consumo pari a zero. Se però nel contratto con il fornitore esiste una quota fissa questa deve essere pagata a prescindere dal consumo.
Infatti la Con la Delibera 664/2015 dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI, di seguito), dal 1° gennaio 2016 è entrato in vigore il nuovo metodo tariffario idrico. Il provvedimento regola la metodologia che i gestori del Servizio Idrico Integrato (SII, di seguito) gli operatori responsabili di uno o più tra i servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue –dovranno seguire per la determinazione di cosa e quanto pagheremo con la bolletta dell’acqua, nel periodo 2016-2019.
Una bolletta tipo prevede una quota fissa (€/anno) e una quota variabile (€/mc) per ciascuno dei seguenti servizi: acquedotto, fognatura, depurazione.
La quota variabile per il servizio di acquedotto segue una struttura per scaglioni di consumo prevedendo: una tariffa agevolata, applicabile ai consumi inferiori ai 30 mc/annui; una tariffa base; tre tariffe di eccedenza. Il valore unitario (€/mc) delle tariffe di eccedenza cresce in misura più che proporzionale all’aumentare dello scaglione di consumo di riferimento. Coerentemente con il principio “chi inquina paga” della Direttiva Europea 2000/60/CE, la progressività tariffaria per il servizio di acquedotto intende promuovere un uso efficiente della risorsa idrica attraverso il riconoscimento dei più elevati costi ambientali connessi a un maggiore consumo di acqua.
A oggi, le fatture idriche possono riportare le tre quote fisse in un’unica voce. Per gli operatori che dal 2016 vorranno modificare la propria struttura tariffaria, la Delibera AEEGSI ha introdotto l’obbligo di indicare separatamente i tre corrispettivi fissi.
Si tratta dunque della cosiddetta quota fissa in bolletta annuale che prevede servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
Laddove l’utenza sia raggiunta da tutti e tre i servizi ovvero acquedotto, fognatura e depurazione la quota fissa verrà pagata per ciascuno di essi.
Se invece l’utenza ad esempio (casa, box cantina) è raggiunta dal servizio come impianto idrico del condominio la quota fissa dovrà essere corrisposta indipendentemente dal valore di quella variabile, ovvero anche nel caso in cui i consumi siano pari a zero.
Non dimentichiamo, infine, che la tariffa idrica comprende sempre un canone minimo fisso per la disponibilità del servizio che deve comunque essere corrisposto al gestore al di là del consumo effettivo.