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Il codice di migrazione, è una sigla alfanumerica identificativa, composta al massimo da 18 caratteri tra numeri e lettere, che serve all’utente di telefonia fissa o internet per effettuare la migrazione da un gestore all’altro in modo sicuro. Tale codice, è stato introdotto nel 2007 dall’autorità garante per le comunicazioni, ovvero l’AGCOM, per agevolare la migrazione da un operatore di servizi per la comunicazione all’altro.
Detto ciò, cerchiamo di capire bene a cosa corrispondono tutti questi numeri e lettere che formano il codice di migrazione. Quest’ultimo, a sua volta, è composto da micro codici, (COW COR COS) ognuno dei quali identifica un elemento, che poi messi assieme vanno a formare il codice di migrazione completo.
Allora, supponiamo che il codice di migrazione sia composto in questo modo:
“WIC 081XXXXX 004 B”
Andando a scomporre questo codice, possiamo riconoscere il significato dei vari micro codici.
- WIC è il codice COW
- 081XXXXX è il numero telefonico del cliente o numero generato dall’operatore
- 004 è il COS è specifica il tipo di fonte
- B corrisponde al codice di controllo
Dove posso trovare il codice di migrazione?
È possibile reperire il codice di migrazione all’interno della fattura emessa dal gestore di telefonia o internet. La maggior parte dei gestori, inserisce questo codice in prima o seconda pagina, dove abitualmente vengono riportati i dati anagrafici del clienti, e tutte le indicazioni dell’offerta attivata su quel numero di telefono.
Nel caso in cui il codice non fosse in fattura, cosa poco probabile, potete chiamare il servizio clienti dell’operatore, il quale è costretto a fornirvi il codice di migrazione entro le 24 ore dalla richiesta.
Come calcolare in modo autonomo il codice di migrazione?
Volendo, il codice di migrazione può essere calcolato in modo autonomo dallo stesso utente in modo autonomo. Infatti, esistono dei calcolatori di codici molto semplici da usare, che vi consentono sia di calcolare che verificare l’esattezza del codice stesso.
Gli elementi che vi servono per calcolare il codice di migrazione sono i seguenti:
- gestore di provenienza
- numero di telefono del cliente
- gestore di destinazione
Nel caso in cui l’utente abbia attivato contestualmente sia la linea telefonica fissa che quella internet, è probabile che si generino due codici, che nel momento del passaggio dovranno essere comunicati entrambi.
Quando e come usare il codice di migrazione
Se avete scelto di effettuare la migrazione da un gestore all’altro via telefono, allora, dopo aver compilato tutti i vostri dati anagrafici ed accettato l’informativa sulla privacy, dovrete comunicare a voce il vostro codice di migrazione all’operatore che vi sta seguendo la pratica via telefono.
Se invece avete scelto di effettuare la migrazione online in modo autonomo, allora, dovrete semplicemente riempire il campo dove viene richiesto di inserire il codice.
Come effettuare la migrazione nel modo giusto?
Nel paragrafetto precedente, abbiamo visto, che effettuare la migrazione da un operatore all’altro sia un’operazione abbastanza semplice. Consta di pochissimi passi. Infatti, dopo aver comunicato tutti i dati necessari al nuovo operatore, non vi resta che aspettare che il procedimento faccia il suo corso ed attendere la nuova attivazione della linea.
Però, spesso, ci è capitato di ricevere delle richieste di assistenza per delle migrazioni non andate in porto. Infatti, diversi clienti, convinti di fare una cosa giusta, contestualmente alla richiesta di migrazione, fanno pure la richiesta di disdetta della linea telefonica in modo autonomo.
La disdetta della linea telefonica, cosa diversa dalla migrazione della linea telefonica, non va assolutamente fatta se è in corso già una procedura di migrazione. Infatti, il grosso rischio che si corre è il seguente. Facendo la richiesta di disdetta della linea contestualmente alla migrazione, quando il nuovo operatore prova ad attivare i propri servizi sulla linea del cliente, la linea stessa risulterà come non esistente. Di conseguenza, il nuovo operatore, non potrà trasferire la linea sotto il proprio controllo, essendo impossibilitato nell’ attivazione dei nuovi servizi richiesti dal cliente.

