Fa fede soltanto
il prezzo esposto (sui banchi ecc), anche se per errore non fosse aggiornato.
Arrivati alla cassa se viene battuto un prezzo superiore, si ha diritto a pagare
il prezzo dell'esposizione (D.L. n.114/1998 e art.1446 Codice Civile).
Responsabile del prodotto difettoso è il venditore nell'atto della vendita che
si rivarrà sul produttore. Non sarete quindi voi a dover contattare il
produttore (D.L. n.24/2002).
Il venditore ha l'obbligo di sostituire un prodotto chiaramente difettoso.
Qualora non lo possa sostituire avete il diritto di chiedere il rimborso del
prezzo ed eventualmente in alternativa accettare un "bonus" di una validità di
almeno un anno per un'altra spesa ovviamente dello stesso importo. Oppure anche
acquistare qualcosa di altro nella libera trattativa (D.L. n.24/2002).
Non esiste un diritto al "ripensamento" se avete acquistato un prodotto in un
negozio e avete semplicemente cambiato idea non potete pertanto pretendere
nessun rimborso. Potete invece contrattare un altro acquisto liberamente oppure
approfittare dei tanti punti di vendita che oggi consentono il cambio merci a
7-14 gg (ma solo se gli stessi lo indicano chiaramente). Non vi è nessuna norma
fiscale che vieti al negoziante di rimborsarsi qualora venga accettata la
restituzione del prodotto.
Nessuna norma impone ai negozianti di accettare il pagamento in carta di credito
o assegni o buoni pasto a meno che sulla vetrofania di ingresso questi non
siano esposti,in tal caso non possono essere inadempienti. Durante il periodo
dei saldi il prodotto difettoso deve essere comunque sostituito o rimborsato e
non si può vietare di provarlo, salvo norme igieniche.
Nei bar se non è esposto il prezzo delle consumazioni al tavolo, avete il
diritto di pagare quello corrispondente al banco (L. n.287/1991)
Il prezzo esposto deve essere al chilo per la merce sfusa. Qualora negozianti e
commercianti ambulanti espongano il prezzo per 1/2 chilo, approfittando possono
essere denunciati (D.L. n.84/2000)
La vendita di tutte le merci si intende sempre a "peso netto" e avete il diritto
alla detrazione completa della tara che deve essere ben visibile dalla bilancia
elettronica (o dichiarato in caso di bilance vecchie) corrispondente al peso in
grammi dell'involgete. Se ad esempio non risultante sareste vittime di un
raggiro (L. n.441/1981)
Se sospettate che nei prodotti alimentari già confezionati il contenuto sia
diverso (minore) da quello indicato in etichetta ,avete diritto alla apertura
della confezione e la pesa del contenuto (D.M. 21/12 /1984)
Tutti i prodotti alimentari aventi in etichetta la dizione "da consumarsi entro
il ....." non possono essere venduti dopo tale scadenza, è prevista una sanzione
(D.L n.109/1992) anche se non è detto che ne siano responsabili direttamente. Se
c'è scritto invece "preferibilmente entro ..." possono essere venduti anche
dopo, in questo caso la responsabilità è del venditore in modo certo.
Non è previsto che il sacchetto di plastica o simili debba essere ceduto gratis,
anche se riportasse pubblicità propria o di altri. In questo caso portarselo da
casa.
Non c'è alcuna norma che vieti di aumentare i prezzi e di farli diversi da luogo
a luogo. Se trovate un prezzo dello stesso prodotto diverso da un luogo ad un
altro non potete chiedere nessun rimborso. Conviene in caso di catene di
distribuzione dello stesso marchio far notare che un altro punto di vendita lo
offre a meno e chiedere su prova l'allineamento. Sono pochissimi i prodotti
sottoposti a prezzi fissati: medicinali, sigarette, fiammiferi, ecc.
I salumi ed i formaggi venduti già confezionati costano al chilo di più di
quelli venduti al taglio. Per frutta e verdura spesso sono meglio i mercati
rionali e chiaramente a fine settimana quando i prezzi calano, ma occorre
verificare bene perché i centri commerciali hanno spesso offerte.
Percorrere 1km di strada con la propria auto non costa meno mediamente di 25-30
cents. Facendo 20km annui si spendono circa 450 € al mese, di più di 15 al
giorno. Non sempre conviene. Ma i in Italia i mezzi pubblici non sono così
funzionanti.
Se ricaricate il cellulare scegliete una ricarica di taglio grosso per pagare il
contributo alla compagnia solo una volta. Meglio scegliere piani tariffari senza
scatto alla risposta e controllare sempre i consumi anche con le promozioni non
si sa mai.
E' bene verificare la chiusura e la tenuta di finestre ed infissi in genere se
avete il riscaldamento acceso al fine di consumare di meno, sempre con
attenzione a lasciare una via di uscita. Usando lavastoviglie e lavatrici meglio
farle a pieno carico e con la versione economy magari pulendo meglio i piatti e
togliendo gli aloni peggiori. Si può risparmiare oltre alla energia qualcosa
come 8-11 mila litri d'acqua all'anno. Regolare il termostato del ferro da stiro
o del frigider, sostituire le lampadine tradizionali con quelle a risparmio sono
altre misure non da poco. Se avete lo scaldabagno ricordatevi che consuma un
quarto dell'elettricità domestica non conviene tenerlo sempre acceso. Quando
acquistate elettrodomestici verificate che siano compatibili con le recenti
norme e fatevi illustrare le modalità di risparmio.
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